
La stretta dei Paesi Bassi sulle esportazioni di tecnologie per la produzione di microchip verso la Cina diventa realtà
L’Olanda vara la stretta all’export dei chip verso la Cina. Le misure annunciate a marzo per motivi di “sicurezza internazionale e nazionale” sono entrate in vigore oggi, allineandosi così alle mosse di Stati Uniti e il Giappone in chiave anti-cinese. Lo schema di controllo dell’export sui semiconduttori ricalca infatti il blocco imposto da Washington lo scorso autunno.
In base alle nuove norme il colosso dei chip olandese Asml dovrà richiedere licenze specifiche per esportare le tecnologie per la produzione di chip impiegati anche nella costruzione di armi.
I semiconduttori, che alimentano qualsiasi cosa, dai telefoni cellulari all’hardware militare, sono al centro di un’aspra disputa tra Stati Uniti e Cina da ormai diverso tempo. Ad ottobre 2022 Washington ha imposto ampie restrizioni all’esportazione di strumenti americani per la produzione di chip in Cina, ma affinché le restrizioni siano efficaci è necessario che altre società fornitrici nei Paesi Bassi e in Giappone siano allineate alla politica Usa. E pare che questo stia avvenendo.
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