
Il Sud America si propone in modo importante sui mercati. Ecco gli ultimi dati del Cepal
Nel 2022 Brasile ha raccolto il 40,7% degli investimenti diretti esteri (IDE) in America Latina, una cifra pari a 91,5 miliardi di dollari. Lo riferisce la Commissione economica delle Nazioni Unite per l’America Latina (Cepal) in un rapporto pubblicato oggi dove si precisa che gli investimenti verso il gigante sudamericano hanno segnato inoltre un incremento del 97 per cento rispetto al 2022.
Nel rapporto si precisa che “la riattivazione dell’interesse dei capitali stranieri verso il Brasile è risultata uniforme in tutte le componenti dell’indice, con l’ingresso di capitali freschi pari al 40% del totale, il reinvestimento di utili pari al 37% e i prestiti intra-societari pari al 23%. La distribuzione degli investimenti in relazione ai diversi dettori dell’economia vede in testa il settore dei servizi che ha raccolto il 50% del totale, seguito da quello industriale al 34%, e da quello primario al 15%. In termini di attività, l’industria del petrolio e del gas brasiliana ha raccolto nel complesso il 29% degli IDE considerando sia le attività estrattive che quelle di raffineria“.
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Per quanto riguarda l’Argentina, gli investimenti diretti esteri (IDE) hanno segnato nel 2022 un incremento del 123,2% annuo per un totale dei 15,4 miliardi di dollari in termini nominali. Gli investimenti nel Paese sudamericano equivalgono a un 6,875% dei 224,579 miliardi di dollari investiti da paesi esteri nella regione latinoamericana nel suo complesso.
Secondo quanto si legge nel documento la maggior parte degli investimenti in Argentina fanno riferimento tuttavia a “prestiti intra-societari” e a “reinvestimenti di utilità”, mentre le entrate di capitali freschi rappresenta solo un 5% del totale con un ammontare leggermente inferiore a quellod el 2021.
Al centro dell’interesse degli investitori, segnala inoltre il documento, sono i settori del litio e degli idrocarburi, mentre l’operazione di acquisizione più importante è stata quella effettuata dalla statunitense SoFi Technologies che ha rilevato il 100% del pacchetto azionario di Technisys, fintech argentina quotata al Nasdaq, per un valore di 1,1 miliardi di dollari.
L’Argentina figura al quarto posto nel ranking dei Paesi che hanno raccolto maggiori IDE: al primo posto figura il Brasile, con 91 miliardi; al secondo il Cile, con 20,8 miliardi e al terzo la Colombia, con 16,8 miliardi.
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