
L’Eurogruppo rimane preoccupato per l’impatto dell’inflazione sull’economia della zona euro e le sue conseguenze per i cittadini e le imprese
«Dopo il rallentamento di quest’anno, la crescita nel 2024 dovrebbe migliorare con l’attenuarsi delle pressioni inflazionistiche. Tuttavia, anche se l’incertezza sulle prospettive economiche è diminuita, rimane elevata e i rischi sono ampiamente orientati verso il peggioramento». A lanciare l’allarme è il documento dell’Eurogruppo approvato dai ministri finanziari sull’orientamento della politica di bilancio nell’area euro per il 2024, che costituisce la base di riferimento per la definizione dei progetti di bilancio degli stati.
Secondo l’Eurogruppo è essenziale che l’inflazione scenda ulteriormente e che le aspettative rimangano ben ancorate. L’Eurogruppo rimane infatti preoccupato per l’impatto che il caro-prezzi può avere sull’economia della zona euro e le sue conseguenze per i cittadini e le imprese. «Le politiche espansive del 2020-2022, peraltro necessarie, – dicono i ministri – hanno gravato ulteriormente sulle finanze pubbliche. Sebbene il risanamento sia gia’ iniziato, sara’ necessario affrontare l’effetto dell’inflazione persistente e degli oneri finanziari piu’ elevati per ridurre nel tempo disavanzo e debito».
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