Le retribuzioni contrattuali salgono del 3,1% a giugno. Rialzo maggiore da 2009
I contratti in attesa di rinnovo a fine giugno sono 31 e coinvolgono circa 6,7 milioni di dipendenti, il 53,9% del totale. Lo rende noto l’Istat secondo cui nel corso del secondo trimestre sono stati recepiti due contratti: legno e prodotti in legno e vigilanza privata.
Sempre a fine giugno i 42 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 46,1% dei dipendenti, circa 5,7 milioni, e corrispondono al 45,2% del monte retributivo complessivo.
Le retribuzioni contrattuali continuano a mostrare un progressivo rafforzamento: a giugno la crescita su base annua è stata del +3,1% (la più marcata da novembre 2009). Il comparto pubblico – che beneficia dell’applicazione degli incrementi relativi ai rinnovi del triennio 2019-2021 siglati a partire da maggio 2022 – è quello che registra l’incremento più alto (4,4%). L’aumento tendenziale è stato del 3,9% per i dipendenti dell’industria, dell’1,6% per quelli dei servizi privati.
L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, sempre a giugno 2023, segna un aumento dell’1% rispetto al mese precedente.
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