
I rincari maggiori sono previsti nel trasporto aereo (+23,5%), i pacchetti vacanza (+17,7%) e l’alloggio (+12,8%)
Sarà un’estate piuttosto salata quella del 2023. L’inflazione peserà sul turismo e non poco. Secondo una indagine di Demoskopika i rincari saranno pari a 3,9 miliardi della spesa turistica di italiani e stranieri che hanno scelto di trascorrere una vacanza nei mesi estivi nelle località italiane.
A pesare prioritariamente alcune voci con in testa il trasporto aereo (+23,5%), i pacchetti vacanza (+17,7%) e l’alloggio (+12,8%).
Entrando nello specifico tra i servizi di alloggio risalta il dato degli alberghi con un incremento dei prezzi tendenziali pari al 14,6% a cui si aggiunge, con incrementi più contenuti ma comunque più che significativi, il gruppo di voci riguardanti i servizi di ristorazione (+6,3%), con in testa fast food (8,2%), pizzerie (+6,5%) e gelaterie (+6,2%). Sul fronte trasporti sono i prezzi dei voli nazionali, infine, con il 28,9% a crescere in modo più sostenuto rispetto ai voli internazionali (+21,9%). Stessa dinamica dei prezzi per i pacchetti vacanza nazionali che con +18,4% presentano un differenziale turistico di +15,8 punti percentuali rispetto ai pacchetti vacanza internazionali (+2,6%).
Secondo le rilevazioni l’Italia è più colpita rispetto a Francia, Grecia e Spagna.
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