
Grazie all’uscita del film, le vecchie Barbie stanno uscendo dalle cantine e sono battute a suon di euro (o dollari)
Complice l’uscita del film Barbie, che il 20 luglio è arrivato nelle sale cinematografiche e ha riacceso l’amore per l’iconica bambola, è febbre da Barbie. Ma la Barbiemania è un trend già in atto da tempo.
LEGGI ANCHE Barbiecore, il nuovo trend… dagli anni ’50
Catawiki, leader in Europa per gli oggetti speciali e specialista nella vendita di giocattoli e Barbie, segnala che le aste della bambola hanno recentemente registrato una forte crescita della domanda. Le vendite delle Barbie sul marketplace sono quasi raddoppiate negli ultimi due anni e il loro valore medio è aumentato di oltre il 20%. In particolare, tra tutti i mercati chiave di Catawiki, gli italiani sono in cima alla classifica per numero di Barbie acquistate (non meno del 30% degli acquirenti).
Le Barbie possono essere vendute a prezzi elevati nelle aste: su Catawiki alcuni modelli hanno visto il loro valore salire molto. Una Barbie American Girl degli anni ’60 (nella foto) è arrivata a 2.000 euro, una rara Barbie Fabergé del 1998 è stata venduta per 1.510 euro e una Francie vintage del 1967 – cugina di Barbie e modello storico – ha superato i 1.000 euro.
Alcuni modelli ultra-rari possono raggiungere anche cifre a sei zeri, come la Barbie più costosa mai venduta al mondo, disegnata dal designer australiano di gioielli Stefano Canturi, che nel 2010 è stata data in beneficenza per quasi 300.000 euro.
Una prima Barbie del 1959 in ottimo stato è stimata dall’esperta intorno ai 10.000 euro. Le originali ben conservate degli anni ’60 e ’70 vengono vendute per cifre a tre o quattro zeri.Caratteristiche tipiche di questa prima Barbie dell’epoca- spiegano da Catawiki – sono i fori sulla parte inferiore dei piedi e un’etichetta di carta sul polso. Anche la tonalità più bianca può essere un indicatore prezioso, poiché il materiale delle prime bambole non conservava bene il colore.
Sul retro di Barbie si trova anche la scritta “Made in Japan”, il principale Paese in cui è stata prodotta tra il 1959 e il 1972.
Per scoprire l’età e il modello della propria Barbie, sul collo di quelle più datate si trova un numero di prodotto a cinque cifre oppure, per le altre, si possono consultare le banche dati online come “Fashion-doll-guide” o “Vintagebabs”.Le condizioni di una Barbie sono un fattore chiave nel determinare il suo prezzo. Ciò riguarda anche la confezione, che porta il valore del giocattolo al massimo livello quando non ancora aperta.
Nelle Barbie ben conservate, lo smalto è intatto e le ginocchia emettono il caratteristico suono di scatto, che ne aumenta il valore. Le edizioni speciali con design insoliti, le collaborazioni con le celebrità o le bambole che commemorano eventi speciali come il Giubileo della Regina tendono ad avere un valore maggiore.
Barbie è già stata vestita da oltre 70 stilisti, da Dior ad Armani, da Versace a Oscar de la Renta. Una Barbie Karl Lagerfeld è stata venduta su Catawiki per 1.500 euro.
Una collezione attuale che sta già attirando l’interesse dei collezionisti è quella delle Barbie “Día De Los Muertos”: uscite nel 2019 e intitolate a una delle più importanti festività messicane, con una fantasiosa pittura del viso.Intanto l’azienda produttrice di Barbie, la Mattel, ha registrato un utile a sorpresa e vendite migliori del previsto nel secondo trimestre.
LEGGI ANCHE Come Barbie ha sconfitto i big tech a Wall Street
Potrà però stupire che le vendite mondiali di Barbie ai rivenditori siano diminuite del 6% nel trimestre conclusosi il 30 giugno, ma – fa notare la casa di giocattoli- le promozioni sono state spostate per allinearsi all’uscita il 20 luglio del film sulla bambola iconica Mattel ha dichiarato che le vendite sono migliorate nel mese di luglio, diventando positive, e prevede che il film avrà un effetto alone sul marchio. E la pellicola ha già fatto salire le azioni nell’ultimo mese.
“Abbiamo continuato a guadagnare quote di mercato“, ha dichiarato Ynon Kreiz, presidente e amministratore delegato della Mattel in un comunicato.
La società ha guadagnato 27,2 milioni di dollari, cioè 8 centesimi per azione, nel trimestre conclusosi il 30 giugno. Rispetto all’utile netto di 66,4 milioni di dollari (18 centesimi per azione) del periodo dell’anno precedente.
(foto CATAWIKI)