
Il ponte sospeso, consegna prevista nel 2032, sarà il più lungo del mondo a campata unica. Se ne parla dal Dopoguerra
Tutti parlano del Ponte sullo Stretto, ma di cosa si parla? Una campata di 3,3 chilometri, un investimento fino a 13 miliardi e mezzo, cantieri aperti dal 2024, e un dibattito lungo quasi 65 anni. L’Ansa dà alcuni dei numeri sull’opera più controversa tra le grandi infrastrutture italiane, tra chi sostiene la sua realizzazione come spinta e leva per la modernizzazione del Sud e chi ha sempre temuto l’effetto cattedrale nel deserto e lo spreco di denari pubblici.
Il ponte sospeso, consegna prevista nel 2032, sarà il più lungo del mondo a campata unica e dovrebbe così scalzare il primato detenuto finora dal ponte dei Dardanelli in Turchia (2,023 chilometri la campata principale, solo stradale). Tra gli altri giganti a campata unica seguono il ponte Akashi-Kaikyo in Giappone e quello di Whuan in Cina.
Ormai persi i record per la loro vetustà quelli del nostro immaginario collettivo, il ponte di Brooklin e il Golden gate di san Francisco rispettivamente al 17esimo e 18esimo posto.
Il progetto è quello del 2011 della Società dello Stretto Spa elaborato dal contraente generale Eurolink (Webuild capofila con la spagnola Sacyr, Condotte d’acqua, CMC, la giapponese IHI e l’italiana A.C.I). Alla definizione hanno collaborato circa 100 progettisti.
Il progetto tecnico prevede una lunghezza della campata centrale di 3.300 metri, una complessiva di 3.660 metri, una larghezza dell’impalcato di 60,4 metri; un’altezza delle torri di 399 metri. Nello stretto, in mare l’altezza del canale navigabile centrale sarà di 65 metri per consentire il transito di grandi navi; 6 le corsie stradali previste (3 per ciascun senso di marcia compresa la corsia di emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacita’ dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli all’ora e 200 treni al giorno.
Il ponte è stato progettato con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter e sarà stabile fino ad una velocità del vento di 270 chilometri orari.
Per quanto riguarda le opere di collegamento: nel progetto definitivo sono previsti 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari (con tre fermate ferroviarie sotterranee, Papardo, Annunziata, Europa). Il costo dovrebbe aggirarsi tra 1,3 e 1,6 miliardi.
La storia del Ponte viene da lontano. Se ne parla già nel primo Dopoguerra e nel 1969 viene bandito un Concorso internazionale di idee. Furono presentati 143 progetti. Per gli studi preliminari vengono stanziati 3,2 miliardi di lire. Tra i progetti vincitori quello di un Tunnel a mezz’acqua ancorato al fondo mediante cavi in acciaio, un ponte strallato a tre campate, un ponte sospeso a campata unica, un ponte sospeso a tre campate, a quattro e a cinque campate. Nel 1981 viene costituita la Società Stretto di Messina Spa, che diventa responsabile per la progettazione dell’opera. Dopo vari studi di fattibilità, viene approvata la soluzione del ponte sospeso a unica campata. La progettazione però non decolla e nel 1992 l’opera viene messa in soffitta. Il progetto viene rilanciato e nel 2005, con un’offerta di 3,88 miliardi di euro, Impregilo vince la gara per la realizzazione del ponte. Nel 2006 la società firma il contratto. Ma tra un cambio di governo e l’altro e diversi stop and go l’opera non parte fino a quando la società nel 2011 viene messa in liquidazione.
Con l’attuale governo il via definitivo all’opera.
(foto ANSA)