
Venti contrari, invece, a Wall Street
Non spaventa più la tassa sugli extraprofitti delle banche che ieri aveva fatto crollare Piazza Affari e l’intero settore finanziario tricolore. Oltre al tetto massimo posto dagli stessi ideatori dell’iniziativa a rassicurare sono stati anche altri dettagli tecnici resi noti. Tutto questo ha permesso alle banche di rimbalzare portando con loro anche il listino milanese che alla fine della giornata segnava un aumento pari a 1.35%.
Il resto d’Europa vedeva Il Dax di Francoforte a +0,46%, il Cac 40 e il Ftse 100 entrambi a 0,75%
Dall’altra parte dell’oceano Wall Street che aveva aperto piatta ha deciso di virare con una ceerta forza verso il terriotorio negativo. Infatti mentre in Europa gli indici si preparavano a chiudere, negli USA l’S&P 500 perdeva oltre lo 0,6%, il Dow arrivava a -0,44% e il Nasdaq scendeva dell’1,16%.
Tornando in Italia, in virtù delle rassicurazioni ricevute, sono da segnalare le buone performance di nomi come Banco Bpm, Unicredit, Mediolanum, Bper, Mps e Intesa con un generale segno più che si estende anche la resto d’Europa su nomi come Bnp, Socgen e Barclays.
Guardando ancora a Piazza Affari, soprattutto in virtù della presentazione dei conti semestrali, si segnala l’andamento positivo di Generali e, per il settore energetico, anche la buona giornata di Eni, Bp e Saipem.
Da segnalare, in leggera crescita, il rendimento annuo italiano sul decennale che arriva al 4,12%.
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