
I fatti, risalirebbero ad un arco di tempo tra il settembre 2018 e il maggio 2022
SpaceX, l’azienda spaziale fondata da Elon Musk e che recentemente ha sfiorato i 150 miliardi di capitalizzazione, è stata citata in giudizio dal Dipartimento di Giustizia statunitense a causa delle sue pratiche di assunzioni ritenute discriminatorie nei confronti di rifugiati e di chi cerca asilo.
I fatti, risalirebbero ad un arco di tempo tra il settembre 2018 e il maggio 2022 quando l’azienda, secondo quanto sostenuto dalle autorità, avrebbe rifiutato le richieste di assunzione di determinate categorie giustificandosi con la possibilità di poter assumere solo cittadini americani o residenti permanente. In alcuni annunci avrebbe esplicitamente parlato di titolari di “carta verde”. Una politica che sarebbe stata in contrasto con le norme dell’Immigration and Nationality Act.
L’assistente procuratore generale Kristen Clarke, della Divisione per i diritti civili del Dipartimento di Giustizia ha dichiarato «La nostra indagine ha rilevato che SpaceX non ha considerato o assunto in modo equo i richiedenti asilo e i rifugiati a causa del loro status di cittadinanza e ha imposto quello che equivaleva a un divieto sulla loro assunzione indipendentemente dalla loro qualifica, in violazione della legge federale».
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