
Quello culturale è il settore che presenta anche i minore gap di genere
Il settore culturale crea lavoro. A certificarlo sono i dati Eurostat del 2022 e in base ai quali si scopre che in tutta l’Unione il ramo della cultura ha dato lavoro a 7,7 milioni di persone ovvero il 3,8% dell’occupazione totale. Un risultato che è in aumento (+4,5%) rispetto ai 7,4 milioni precedentemente stimati.
Non solo ma su 27 membri dell’Unione ben 19 hanno visto questo settore crescere nelle offerte di lavoro. In particolare a Cipro (+21,5%), Lussemburgo (+14,5%), Irlanda (+14,0%), Svezia (+11,9%) e Paesi Bassi (+10,5%). Calo, invece, in Bulgaria (-7,7%), Repubblica Ceca (-7,3%), Croazia (-6,3%), Estonia (-5,3%) e Lettonia (-2,5%).
Inoltre il settore registra anche il più basso gender gap con una differenza di appena 1,6 punti percentuali con le donne in vantaggio in ben 14 stati.
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