Si tratta del più importante impianto di gas liquefatto italiano con una capacità annua di circa 9 miliardi di metri cubi
Battute finali per aggiudicarsi il controllo del rigassificatore di Rovigo, il più importante impianto di gas liquefatto italiano con una capacità annua di circa 9 miliardi di metri cubi. Oggi scadeva il termine per la presentazione delle offerte vincolanti e la partita – secondo quanto risulta a Radiocor – sarebbe ormai ristretta a Blackrock e a Vtti, gruppo internazionale specializzato in energia e storage. Vtti è controllata dalla multinazionale olandese Vittol, dal fondo austrialiano Ifm e dalla emiratina Adnoc.
Entrambi gli acquirenti hanno presentato le proprie proposte all’advisor Rothschild e il dossier resta aperto a ogni soluzione. Inoltre, trattandosi di un asset strategico anche il Governo monitora la situazione.
In palio, come noto, c’è il 70,7% di Adriatic Lng messo in vendita da ExxonMobil (la richiesta iniziale valorizzava il 100% dell’asset circa 1 miliardo), anche se in realtà pure Qatar Terminal, che ha il 22%, è pronta a cedere la propria partecipazione mentre Snam, socia al 7,3%, sarebbe viceversa pronta ad arrotondare l’attuale quota in virtù del diritto di prelazione in suo possesso, arrivando a ridosso del 30%.
Il principale utilizzatore del terminale di Rovigo è Edison che ha una capacità contrattualizzata fino al 2034 pari a 6,3 miliardi. L’asset ha assunto un forte valore strategico nell’ultimo anno e mezzo con la crisi del gas russo sia perchè è diventato un elemento chiave degli approvvigionamenti italiani della commodity sia perchè ormai, a livello mondiale, il ruolo del gas liquefatto sta acquisendo un peso simile a quello del gas via tubo.
(foto ANSA)
