
Riguardo alla Bce, l’esito della riunione è più che mai incerto e lo si vede anche dalle previsioni di Bloomberg
Due gli aventi principali della settimana prossima: la pubblicazione mercoledì dell’inflazione Usa di agosto e giovedì la riunione della Bce.
RESTA AGGIORNATO SULLE MACRO
Riguardo all’inflazione, si tratta dell’ultimo dato di rilievo prima della riunione Fed del 20 settembre. Le attese sono per un’accelerazione del dato generale, in scia all’aumento dei prezzi della benzina, mentre la componente ‘base’ e’ attesa proseguire nella fase di rallentamento.
Riguardo alla Bce, l’esito della riunione è più che mai incerto e lo si vede anche dalle previsioni di Bloomberg, che vedono gli economisti divisi a metà tra chi si attende tassi fermi e chi invece stima un rialzo dei tassi di 25 puti base (quest’ultima mossa è prezzata con una probabilità del 38% dal mercato degli swap).
Secondo molti analisti, il mercato sottostima lo scenario di un ultimo rialzo considerato che l’inflazione (soprattutto quella base) rimane su livelli elevati e questo si dovrebbe in parte riflettere anche nelle nuove stime economiche che verranno rese note nella riunione.
Sul fronte macro, è uscito il dato sull’inflazione cinese che ad agosto è rimbalzata a +0,1% annuo dal -0,3%, consentendo alla seconda economia mondiale di emergere dalla deflazione, nonostante il rallentamento dei consumi interni che complica la ripresa economica. Dalla Cina arriveranno inoltre venerdì prossimo i dati relativi a produzione industriale e vendite al dettaglio, che ci offriranno un quadro più chiaro sullo stato di salute dell’economia, dopo i segnali di debolezza evidenziati dai Pmi servizi e dall’export.
LE NOTIZIE ECONOMICHE DALLA CINA
Negli Usa saranno infine pubblicati giovedì i dati relativi alle vendite al dettaglio e venerdì quelli sulla produzione industriale. Da segnalare, infine, il forte flusso di emissioni in arrivo dagli Usa, con il Tesoro che emetterà 99 miliardi di dollari di titoli a 3, 10 e 30 anni.
(foto SHUTTERSTOCK)