
Abbattuto anche lo spreco alimentare: -25%
Gli italiani sempre più travolti dal carovita. Secondo uno studio di Coldiretti 2/3 degli intervistati ritornano a provare ricette di recupero. L’esigenza, come detto, nasce dall’aumento dei prezzi degli alimentari (si pensi al +40% dello zucchero) ma condivide anche l’esigenza di abbattere lo spreco alimentare che, così facendo, crolla del 25% anche se non viene definitivamente abbattuta. Infatti restano ancora alcuni alimenti che, per loro natura e deperibilità, sono soggetti a perdersi facilmente. Lo stesso studio lo conferma mettendo, appunto, frutta fresca e insalata ai primi posti.
«Le ricette della tradizione popolare con il riutilizzo degli avanzi o di ingredienti di base – spiega Coldiretti – sono peraltro piatti fondamentali della cucina italiana candidata a patrimonio immateriale dell’umanità per l’Unesco e spesso sono state riproposte nella loro eccezionale semplicità anche da cuochi e ristoranti di alto livello».
Aggiungendo «Molti dei piatti più tradizionali hanno origine proprio dall’esigenza di non sprecare cibo come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. Si possono preparare delle ottime polpette recuperando della carne rimasta semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio oppure la frittata di pasta per rivitalizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora la pizza rustica per consumare le verdure avvolgendole in croccante sfoglia. Senza dimenticare la polenta, cibo di generazioni di italiani, che quando avanza può essere fritta e arricchita magari con pezzi di formaggio, oppure il pesce azzurro con le ricette tipiche regionali come le alici scottadito con o senza pan grattato o le sarde in saor con cipolla».
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