
Tutti i settori colpiti dalle vendite, dagli industriali alle utility, passando per i finanziari. In fondo al segmento principale ha chiuso Prysmian (-5,15%), con Nexi (-3,03%) ed Enel (-2,54%).
Gli indici europei hanno chiuso anche la seduta di oggi in rosso, dopo il settembre negativo e l’avvio debole del mese di ottobre. Con l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato da una parte e dall’altra dell’Oceano, l’azionario soffre, quando le banche centrali mantengono un atteggiamento da “falchi” in termini di politica monetaria.
Chiusura in deciso calo per la Borse europee, con Milano a segnare il dato peggiore, in ribasso dell’1,32% a 27.482 punti. Chiudono con una perdita di oltre un punto percentuale anche Parigi (-1,01%) e Francoforte (-1,08%); Londra, più cauta, termina gli scambi a quota -0,54%. Lo spread è in lieve aumento: in chiusura di giornata, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi sale a 193 punti base, con il rendimento del nostro decennale al 4,88%.
Sul mercato valutario, l’euro passa di mano a 1,0459 dollari (1,0466 dollari in avvio e 1,0574 ieri in chiusura) e 155,976 yen (156,88 e 157,91). Il cambio dollaro/yen è a 149,144 (149,72 e 149,809), dopo un massimo sopra i 150 yen, al top da ottobre 2022. Per quanto riguarda il prezzo del greggio, il contratto consegna Dicembre sul Brent segna un -0,09% a 90,63 dollari al barile quando quello scadenza Novembre sul Wti sale dello 0,46% a 89,23 dollari al barile. Infine, ad Amsterdam, il prezzo del gas scende dello 6,8% a 36,65 euro al megawattora, nel giorno in cui è stata avviata la terza gara dell’Ue per gli acquisti congiunti.
Sia la Federal Reserve sia la Bce hanno dichiarato che i tassi resteranno alti a lungo, per combattere l’inflazione. Si mantengono alte anche le preoccupazioni per la congiuntura economica, con i dati che disegnano una situazione di debolezza per le principali economie mondiali. A Milano il Ftse Mib ha perso l’1,32%, a Francoforte il Dax40 l’1,06% e a Parigi il Cac40 l’1,01%, sotto la soglia dei 7mila punti, come non accadeva dal marzo scorso.
Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari domina il segno meno. Tutti i settori colpiti dalle vendite, dagli industriali alle utility, passando per i finanziari. In fondo al segmento principale ha chiuso Prysmian (-5,15%), con Nexi (-3,03%) ed Enel (-2,54%). Ha resistito al rialzo Banca Mps (+1,06%) che continua a recuperare terreno dopo la recente debolezza.
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