
La nuova legge RefuelEu Aviation mira ad aumentare la domanda e l’offerta di carburanti sostenibili, con emissioni di CO2 inferiori, per raggiungere gli obiettivi climatici Ue per il 2030 e il 2050
Il Consiglio Ue ha adottato la nuova legge RefuelEu Aviation per decarbonizzare il settore dell’aviazione con l’obiettivo mirato di aumentare la domanda e l’offerta di carburanti sostenibili, con emissioni di CO2 inferiori, per raggiungere gli obiettivi climatici Ue per il 2030 e il 2050.
«Il regolamento garantirà certezza giuridica agli operatori aerei e ai fornitori di carburante in Europa. Avviando la produzione su larga scala di carburanti sostenibili per l’aviazione, presto il settore dell’aviazione dell’Ue diventerà molto più verde. Questo è un passo fondamentale nel nostro impegno più ampio per raggiungere i nostri obiettivi climatici a livello europeo e globale», ha sottolineato Raquel Sánchez Jiménez, ministra ad interim spagnola dei Trasporti, della mobilità e dell’agenda urbana (la Spagna è alla presidenza di turno dell’Ue).
Si prevede in particolare l’obbligo per i fornitori di garantire che tutto il carburante messo a disposizione degli operatori aerei negli aeroporti dell’Ue contenga una quota minima di carburanti sostenibili per l’aviazione (saf) a partire dal 2025 e, a partire dal 2030, una quota minima di carburanti sintetici, con entrambe le quote in aumento progressivamente fino al 2050. Si parla del 2% di saf entro il 2025, il 6% nel 2030 e il 70% nel 2050. Dal 2030, anche l’1,2% dei carburanti dovrà essere sintetico, per arrivare al 35% nel 2050. Gli operatori aerei dovranno garantire che la quantità annua di carburante trasportato in un dato aeroporto dell’Ue sia almeno il 90% del carburante annuo richiesto.
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