
Il fondo a disposizione fino al 31 dicembre prossimo previsto per l’acquisto di un nuovo veicolo ad alimentazione elettrica a fronte di rottamazione presenta ancora un avanzo del 93%
A settembre le immatricolazioni di veicoli commerciali sono state 17.670, +43,1% annuo. Nei nove mesi l’aumento è del 16,5%, con 140.222 veicoli immatricolati da gennaio 2023. Non aumentano invece le richieste di incentivo, previsto per l’acquisto di un nuovo veicolo ad alimentazione elettrica a fronte di rottamazione. Il fondo a disposizione fino al 31 dicembre prossimo presenta ancora un avanzo del 93%.
Secondo i dati di Invitalia, nei primi nove mesi dell’anno sono state presentate solo 146 richieste di incentivo. La quota dei veicoli commerciali elettrici puri, finora immatricolati, non supera il 3,6% del totale mercato.
«Con questi dati, non certo esaltanti, per riuscire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto merci, è necessario un piano puntuale del Governo che indichi una chiara strategia in ottica di transizione green, anche in vista delle decisioni sul Regolamento Euro 7», ha fatto sapere in una nota il presidente dell’Unrae Michele Crisci.
«La misura più urgente – ha ribadito – riguarda la revisione dello schema degli incentivi, primariamente eliminando l’obbligo di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici e includendo fra i beneficiari anche le società di noleggio, che non possono che contribuire ad accelerare la transizione energetica». Importante, per il presidente, anche la diffusione delle infrastrutture di ricarica, che andrebbe incentivata «con un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) dal 2023 al 2025».
L’auspicio di Unrae è che vengano create le condizioni adeguate «per formulare proposte per le infrastrutture di ricarica pubbliche su superstrade e strade extra urbane».
La struttura del mercato dei primi nove mesi, confrontata con lo stesso periodo 2022, conferma tra i canali di vendita il calo dei privati, al 15,2% di quota (- 3,6 p.p.). Salgono all’8,0% di share le autoimmatricolazioni, il noleggio a lungo termine recupera 1,2 punti, al 31,6% del totale. Il noleggio a breve termine invece sale al 6,3% (+1,7 punti), le società scendono al 39,0% di share (-2,1).
Sul fronte delle motorizzazioni, nei primi nove mesi del 2023 il diesel guadagna 3,7 punti e arriva al 79,8% di quota, abbastanza stabile il Gpl al 3,1% del totale, i veicoli Bev salgono al 3,6% delle preferenze (+1,2), i plug-in allo 0,7% del totale. In calo la benzina, che si ferma al 4,2% di share (-1,7) e i veicoli ibridi all’8,4% di quota (-2,4). Il metano rappresenta appena lo 0,2% del totale mercato.
(foto IMAGOECONOMICA)