
Gli aiuti prevedono sussidi alle famiglie a basso reddito e tagli alle imposte sul reddito
Il governo giapponese prevede una spesa di circa 33 miliardi di dollari per fornire sussidi alle famiglie a basso reddito e tagli alle imposte sul reddito, nell’ambito di un pacchetto di misure volte ad attutire il colpo derivante dall’aumento dell’inflazione. E’ quanto hanno riferito a Reuters tre funzionari governativi.
La spesa includerà rispettivamente un taglio generale e una tantum delle imposte sul reddito del valore di 30.000 a persona e un taglio delle tasse sulla residenza del valore di 10.000 yen, che sarà attuato nel giugno 2024. Il piano di spesa, che sarà deciso formalmente dal gabinetto del primo ministro Fumio Kishida il 2 novembre, prevede anche pagamenti alle famiglie a basso reddito.
Le entrate fiscali sono cresciute quest’anno ed il vice segretario capo di gabinetto Hideki Murai ha affermato che il primo ministro vuole trovare un modo per restituirne una parte al pubblico per sostenere le famiglie.
L’inflazione, alimentata dall’aumento dei costi delle materie prime, è rimasta al di sopra dell’obiettivo del 2% della banca centrale per più di un anno, gravando sui consumi e offuscando le prospettive per un’economia che si sta riprendendo in ritardo dalle cicatrici del COVID-19.
Intanto cresce la trepidazione per l’annuncio sui tassi della Bank of Japan, nell’imminente meeting che si concluderà il 31 ottobre. Il timore è che la banca centrale del Giappone guidata dal governatore Kazuo Ueda segnali l’intenzione di imprimere una svolta alla sua politica monetaria incentrata sui tassi negativi e sul controllo della curva dei rendimenti dei titoli di stato made in Japan.
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