
Si tratta di 200 dipendenti. Altri 130 posti di lavoro sono sotto esame
Altri licenziamenti in vista. Il colosso petrolifero Shell ha annunciato a Reuters che taglierà almeno il 15% della forza lavoro nella sua divisione di soluzioni a basse emissioni di carbonio e ridurrà il business dell’idrogeno.
I tagli al personale e i cambiamenti organizzativi arrivano dopo che il nuovo ceo Sawan, che ha preso il timone a gennaio, ha promesso di rinnovare la strategia di Shell per concentrarsi su progetti a margine più elevato, stabilizzare la produzione di petrolio e aumentare la produzione di gas naturale. Il tutto con l’unico obiettivo di aumentare i profitti.
Un portavoce di Shell ha affermato che la compagnia il prossimo anno taglierà 200 posti di lavoro e che ha messo sotto revisione altre 130 posizioni come parte di un tentativo di ridurre l’organico dell’unità. Alcuni di questi ruoli saranno integrati in altre parti della società.
La Shell plc è una multinazionale britannica operante nel settore petrolifero, nell’energia e nella petrolchimica. Assieme a BP, ExxonMobil e TotalEnergies è uno dei quattro principali attori privati mondiali nel comparto del petrolio e del gas naturale.
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