
Danske ha anche rivisto le previsioni di utile netto dell’intero anno a un intervallo compreso tra 19,5 e 20,5 miliardi di corone, rispetto alla gamma precedente di 18,5-20,5 miliardi
Danske Bank ha registrato un utile del terzo trimestre di 5,31 miliardi di corone (710 mln di euro)contro la perdita di 13,79 miliardi causata dagli accantonamenti per il maxi-scandalo di riciclaggio di denaro che lo scorso anno ha coinvolto le filiali estoni del gruppo. Gli analisti in media si attendevano un utile di 4,96 miliardi.
Sui nove mesi, il gruppo ha registrato un utile netto d 15,5 miliardi corone con ricavi per 38,6 miliardi (da 29 miliardi). Le spese operative sono diminuite a 18,8 miliardi da 19,6 miliardi e gli accantonamenti su crediti a rischio sono calati a 294 milioni da 794 milioni.
Danske ha anche rivisto le previsioni di utile netto dell’intero anno a un intervallo compreso tra 19,5 e 20,5 miliardi di corone, rispetto alla gamma precedente di 18,5-20,5 miliardi. «Nei primi nove mesi dell’anno abbiamo continuato a realizzare una forte performance finanziaria in un contesto operativo difficile. I progressi sono stati guidati dall’aumento del margine netto di interesse e del volume dei prestiti alle aziende nostre clienti e c’è stato un aumento degli introiti netti sia dal trading sia dall’assicurazione», ha spiegato il ceo Carsten Egeriis.
La banca aveva fatto notizia in tutto il mondo quando i suoi economisti avevano dichiarato, nel giugno scorso, che in Svezia l’inflazione era salita a causa di… Beyoncé. L’annuncio del nuovo tour mondiale della popstar statunitense a Stoccolma avrebbe causato un aumento dei prezzi di alberghi e ristoranti. Secondo le statistiche ufficiali, in quel periodo il Paese aveva registrato un’inflazione più alta del previsto.
Stoccolma era stata presa d’assalto da decine di migliaia di fan che non volevano perdersi la prima tappa dello show organizzato a distanza di ben sette anni dall’ultimo (il The Formation World Tour del 2016): molti spettatori avevano viaggiato da oltreoceano per assistere agli spettacoli, approfittando della “debolezza” della valuta svedese e dei prezzi più bassi dei biglietti. I dati hanno parlato di 46mila spettatori solo ai due concerti di Stoccolma, che hanno registrato il tutto esaurito: alcuni fan sono addirittura stati costretti a rimanere fuori dalla capitale a causa del riempimento degli alberghi.
(foto SHUTTERSTOCK)