
Gli Stati Uniti sono rimasti delusi dalla Cina per il suo sostegno alla Russia nella guerra contro l’Ucraina e per il suo relativo silenzio sulla guerra tra Israele e Hamas
Il dipartimento del Tesoro statunitense ha emesso oggi nuove sanzioni verso una dozzina tra aziende, enti di beneficenza e persone accusate di essere affiliati o sostenitori del gruppo terroristico Hamas. Nella lista sono finiti tre funzionari del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana, un ente di beneficenza (Al-Ansar Charity Association) con sede a Gaza che convoglierebbe milioni di dollari a Hamas e ai suoi affiliati, e due persone che fungono da intermediari per i gruppi militanti della Striscia.
Nel mirino del dipartimento anche tre società con sedi in Sudan e Spagna che fanno parte di un portafoglio di investimenti di Hamas da oltre 500 milioni di dollari. Zawaya Group for Development Investment Sociedad Limitada è la società con sede in Spagna. Sanzionati anche tre azionisti della società turca Trend GYO, già sanzionata lo scorso anno.
La situazione in Medio Oriente sta rendendo difficile il previsto vertice tra il presidente cinese Xi e quello degli Usa Biden. Gli Stati Uniti sono rimasti delusi dalla Cina per il suo sostegno alla Russia nella guerra contro l’Ucraina e per il suo relativo silenzio sulla guerra tra Israele e Hamas. “La Cina dovrebbe usare tutte le capacità di cui dispone come potenza influente per sollecitare la calma” in Medio Oriente, ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. “Sappiamo che la Cina ha rapporti con numerosi paesi della regione e li esortiamo a sfruttare quelle relazioni, le linee di comunicazione che hanno, per sollecitare calma e stabilità” ha detto.
Funzionari statunitensi ritengono che i cinesi abbiano una notevole influenza sull’Iran, che è uno dei principali sostenitori di Hamas. Nessuna delle due parti ha confermato se Biden e Xi si incontreranno il mese prossimo a margine di un incontro dei leader della cooperazione economica Asia-Pacifico a San Francisco.
Il presidente cinese è arrivato negli Stati Uniti l’ultima volta nel 2017, quando l’ex presidente Donald Trump lo ha ospitato nel suo resort di Mar-a-Lago in Florida. Biden, entrato in carica nel 2021, deve ancora ospitare Xi sul suolo americano. I due uomini si sono incontrati l’ultima volta a Bali, in Indonesia, nel novembre 2022, a margine della riunione del Gruppo dei 20 dei principali paesi ricchi e in via di sviluppo.
Le relazioni tra Stati Uniti e Cina hanno iniziato a inasprirsi nel 2018, quando l’amministrazione Trump ha imposto pesanti tariffe su beni cinesi per un valore di 50 miliardi di dollari. La situazione si è ulteriormente deteriorata per una serie di questioni, tra cui le violazioni dei diritti, il Mar Cinese Meridionale, Taiwan, la tecnologia e la pandemia di COVID-19.
(foto ANSA)