
I vertici delle case di produzione hanno imposto: prendere o lasciare
Il lungo sciopero di Hollywood, che sta creando non pochi problemi alle produzioni statunitensi e a chi lavora nell’industria del cinema, vede un ultimo colpo di scena, in ordine di tempo. Infatti i produttori hanno deciso di presentare un’ultima offerta al sindacato Sag-Aftra che attraverso una nota conferma «Abbiamo ricevuto dall’Alleanza dei produttori la loro “proposta definitiva e migliore”. La stiamo analizzando e stiamo riflettendo sulla risposta».
Si tratta di una svolta nella guerra che sta contrapponendo gli attori di Hollywood agli Studios di produzione ormai da metà luglio e che riguarda una serie di vertenze, non ultima la salvaguardia del lavoro degli attori di fronte all’avanzare dell’intelligenza artificiale. In realtà lo sciopero aveva precedentemente coinvolto inizialmente solo gli sceneggiatori e altre manovalanze che, invece, sono riuscite a raggiungere separatamente un accordo.
Ad incrociare le braccia restano, dunque, gli attori, ovvero il ramo più rappresentativo dell’industria dello spettacolo. Anche per questo motivo le major hanno deciso di presentare un’offeta nello stile “prendere o lasciare”, offerta che è arrivata attraverso una riunione su Zoome che ha visto presenti, tra gli altri Bob Iger di Disney, David Zaslav di Warner Bros, Donna Langley di NBCUniversal, Ted Sarandos di Netflix, Brian Robbins di Paramount, Mike Hopkins e Jen Salke di Amazon e Tony Vinciquerra di Sony.
I vertici hanno presentato un’opzione vede, tra le altre cose, anche i migliori aumenti salariali registrati da oltre 40 anni alle paghe minime.
FOTO: SHUTTERSTOCK