
Alla vigilia dell’APEC, la segretaria al Tesoro ha in programma di incontrate il vice premier cinese He Lifeng
La segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen terrà incontri bilaterali di due giorni il 9 e 10 novembre con il vice premier cinese He Lifeng a San Francisco, alla vigilia del vertice dell’Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation). «Questi incontri avvengono in un momento di più intensa diplomazia» tra Stati Uniti e Cina «mirata a stabilizzare ulteriormente le relazioni economiche bilaterali e a compiere progressi su questioni chiave», ha indicato in una nota il Tesoro americano.
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Durante questo vertice che riunisce i rappresentanti di 21 Paesi membri, si parla di un incontro tra il presidente Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping, secondo quanto reso noto dalla Casa Bianca. I due leader non si parlano da Bali (Indonesia) nel novembre 2022.
Il tema dei colloqui di Janet Yellen con il vicepremier cinese sarà incentrato sulla «ricerca di una concorrenza economica che avvantaggi entrambe le parti (…) creando condizioni di parità», ha affermato un alto funzionario del Tesoro. Anche se Joe Biden in agosto ha firmato un ordine esecutivo che limita gli investimenti tecnologici in Cina in nome della «sicurezza nazionale», questo tema sarà sottolineato anche dal ministro del Tesoro, ha spiegato il funzionario. «La sicurezza nazionale è fondamentale, è un ambito in cui non scenderemo a compromessi, ha già detto la Yellen», ha ricordato il funzionario. «Ma crediamo anche che sia fondamentale per noi comunicare chiaramente le misure che stiamo adottando per evitare interpretazioni errate e tensioni inutili», ha aggiunto. Il lavoro si concentrerà anche sulla ricerca della «cooperazione di fronte alle sfide globali come il cambiamento climatico», riporta ancora il comunicato stampa del Tesoro.
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«Il presidente Biden ed io abbiamo avuto la lucidità di affrontare le complessità delle relazioni Usa-Cina con una strategia economica pragmatica: una strategia che protegga i nostri vitali interessi di sicurezza nazionale cercando al tempo stesso una relazione economica stabile e sana» ha scritto però Yellen sul Washington Post. La segretaria al Tesoro ha ribadito l’impegno a “stabilizzare ulteriormente” le relazioni tra i due paesi, sostenendo “l’obbligo di stabilire linee resilienti di comunicazione aperta e evitare che i nostri disaccordi si trasformino in conflitti“.
La Yellen ha ribadito che il rapporto tra le nazioni “non può limitarsi alla gestione della crisi“, anche perchè le loro economie rappresentano il 40% dell’economia globale e quindi “una relazione economica costruttiva può non solo fungere da forza stabilizzatrice per la relazione complessiva, ma può anche apportare benefici ai lavoratori e alle famiglie in entrambi i paesi e oltre».
La Yellen ha poi chiarito che la strategia economica americana «non è incentrata sulla soppressione di altre economie», ma sulla ricerca di «una sana concorrenza economica con la Cina che possa portare benefici a entrambi i paesi nel tempo». Perché questo accada secondo la segretaria al Tesoro servono regole, mentre in Cina si osservano pratiche “sleali“.
«Questa settimana parlerò alla mia controparte delle nostre serie preoccupazioni per le pratiche economiche sleali di Pechino, compreso l’uso su larga scala di strumenti non di mercato, le sue barriere all’accesso al mercato e le sue azioni coercitive contro le aziende statunitensi in Cina», ha scritto la Yellen, chiarendo che queste pratiche hanno portato ad «un’eccessiva concentrazione della produzione di beni critici all’interno della Cina» e da qui la necessità delle diversificazione delle catene di approvvigionamento, senza che questo si trasformi in decoupling, perché “sarebbe un disastro economico e andrebbe contro i nostri interessi nazionali».
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(foto ANSA)