
Nel solo terzo trimestre l’utile è stato di 141,5 milioni (da 46,2). Il margine di intermediazione è aumentato del 43,1% a 1,05 miliardi
La Banca Popolare di Sondrio ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un utile netto record di 348,6 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 151 milioni dello stesso periodo del 2022.
Nel solo terzo trimestre l’utile è stato di 141,5 milioni (da 46,2). Il margine di intermediazione è aumentato del 43,1% a 1,05 miliardi, con margine di interesse a 668 milioni (+40,1%) e commissioni nette a 290,1 milioni (+5%), come riporta Radiocor. In crescita del 10,7% a 421,8 milioni i costi operativi, per un rapporto cost/income in flessione di oltre 10 punti al 40,3%. Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 è al 16,3%.
Quanto alle prospettive per l’intero 2023, l’istituto, «grazie all’espansione dei ricavi legati all’attività bancaria caratteristica, al contenimento dei costi e a un rischio di credito sotto controllo dovrebbe consolidare i risultati fin qui conseguiti con un Roe target per fine esercizio in area 14%».
Nel periodo gennaio-settembre il rendimento del capitale è stato del 14,1%. Di risultati «estremamente positivi» parla il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini. «Possiamo contare su livelli di capitale e di liquidità particolarmente robusti, cui si affianca una qualità degli attivi che resta elevata», aggiunge. «L’assenza, per il momento, di particolari segni di deterioramento – conclude Pedranzini – impone tuttavia di presidiare l’andamento degli impieghi in ottica prospettica considerando pure i possibili peggioramenti di scenario».
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(foto IMAGOECONOMICA)