
Adidas registra un aumento delle vendite dell’1% che ha spinto il fatturato a 5,99 miliardi di euro. Yeezy contribuisce con 350 milioni
Utili e ricavi in netto calo sui 9 mesi per Adidas. Il colosso dell’abbigliamento sportivo ha chiuso il periodo con un fatturato in calo del 4% a 16,616 miliardi di euro su base annua, mentre i profitti ammontano a 343 milioni di euro dai 736 milioni di euro del 2022.
Mostra segnali di miglioramento il terzo trimestre. Dopo le difficoltà legate alla rottura della partnership con il rapper Kanye West la società ha registrato un aumento delle vendite dell’1% che ha spinto il fatturato a 5,99 miliardi di euro. Tutte le regioni, a eccezione del Nord America (-9%), hanno riportato un andamento positivo e a spingere le entrate è stata in particolare una forte domanda di modelli di calzature della gamma Terrace, come le Samba, le Gazelle e le Spezial. Nei tre mesi Adidas ha inoltre incassato circa 350 milioni di euro dalla vendita delle scarpe Yeezy, la label creata assieme a Kanye West, continuando così a ridurre le scorte di modelli della ormai conclusa liaison.
Il management ha poi alzato nuovamente la guidance per la fine dell’esercizio. «Nel quarto trimestre continueremo a concentrarci sulle nostre priorità e a gettare le basi per un 2024 migliore e per un 2025 e 2026 di successo – ha spiegato il Ceo il CEO Bjorn Gulden. – Quest’anno abbiamo migliorato le nostre previsioni in ogni trimestre e ora ci aspettiamo che i ricavi, a parità di valuta, saranno in calo low-single digit a differenza della diminuzione high-single digit preannunciata all’inizio dell’anno. Attendiamo anche una piccola perdita operativa di 100 milioni di euro, compresa una possibile svalutazione di 300 milioni delle rimanenti scorte di Yeezy e costi una tantum di 200 milioni legati alla revisione strategica. Ricordo che abbiamo iniziato l’esercizio con una previsione negativa di una perdita operativa di 700 milioni di euro».
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