
Il prestatore di criptovalute Celsius Network ha ricevuto giovedì l’approvazione del tribunale fallimentare degli Stati Uniti per un piano di ristrutturazione che restituirà le criptovalute ai clienti e creerà una nuova società di proprietà dei creditori
Il prestatore di criptovalute Celsius Network ha ricevuto l’approvazione del tribunale fallimentare degli Stati Uniti per un piano di ristrutturazione che restituirà le criptovalute ai clienti e creerà una nuova società di proprietà dei creditori. Il giudice statunitense specializzato in bancarotta Martin Glenn a Manhattan ha approvato la ristrutturazione in un’ordinanza pubblicata giovedì.
L’attività riorganizzata sarà gestita da Fahrenheit LLC, un consorzio che include l’hedge fund Arrington Capital, e si concentrerà sull’estrazione di nuovi bitcoin e sul guadagno di commissioni di “stalking” convalidando le transazioni blockchain. «Oggi segna il culmine di un viaggio che è stato troppo lungo e troppo costoso per i creditori di Celsius. Siamo impazienti di lavorare al nostro piano per far sì che i nostri creditori siano soddisfatti», ha detto Arrington in un’e-mail.
Fahrenheit acquisterà una quota di minoranza nella riorganizzata Celsius per 50 milioni di dollari e quoterà pubblicamente le azioni della nuova società sul Nasdaq, consentendo ai clienti di Celsius di vendere le azioni che riceveranno come parte del loro recupero dalla bancarotta, secondo i documenti del tribunale. Oltre alla loro partecipazione nella nuova società, i clienti di Celsius riceveranno un rimborso parziale delle attività in criptovaluta che hanno depositato sulla piattaforma.
Celsius, con sede nel New Jersey, ha richiesto la protezione del Capitolo 11 nel luglio 2022, un mese dopo aver bloccato i conti dei clienti per impedire i prelievi. E’ stato uno dei maggiori crolli di criptovalute dello scorso anno.
La società riorganizzata porterà avanti anche un contenzioso contro il fondatore di Celsius Alex Mashinsky, che deve già affrontare accuse penali negli Stati Uniti e una causa civile a New York per aver presumibilmente ingannato i clienti e gonfiato artificialmente il valore di CEL. Mashinsky si è dichiarato non colpevole.
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