
Nei primi otto mesi del 2023 il flusso delle presenze turistiche nel Lazio ha superato i livelli pre-Covid: +1,8% rispetto al 2019. Domanda interna debole e giù l’export. Per il 2024 aspettative stabili
Frena l’economia del Lazio dove nel primo semestre il Pil è cresciuto dell’1,2%, meno dello stesso periodo del 2022, ma in linea con il dato nazionale. A pesare, l’indebolimento della domanda interna, a causa dell’inasprimento delle condizioni di accesso al credito e della perdita del potere d’acquisto delle famiglie causa inflazione. Giù anche le esportazioni (che hanno comunque una incidenza ridotta sul Pil regionale), gravate dalla dinamica poco vivace del commercio internazionale. E’ quanto riporta un report di Bankitalia.
Bene invece il turismo. Nei primi otto mesi del 2023 il flusso delle presenze turistiche nel Lazio ha superato i livelli pre-Covid: +1,8% rispetto al 2019. La regione registra un forte incremento tra gennaio e agosto rispetto allo stesso periodo del 2022: +49% di visitatori italiani e +77% di stranieri. «La spesa dei viaggiatori stranieri nel primo semestre 2023 è ulteriormente cresciuta dal 15% al 18% del totale nazionale. In un contesto di complessivo rallentamento l’attività economica migliore si riscontra nei servizi trainati dal turismo», si legge in una nota.
Per il 2024, al netto della situazione internazionale sempre molto incerta, la situazione economica del Lazio è attesa stabile.
Buone notizie arrivano dal mercato del alvoro. Nel primo semestre del 2023 l’occupazione è cresciuta più che in Italia, superando i livelli precedenti la pandemia, e la disoccupazione è diminuita. Sono aumentati sia i lavoratori dipendenti sia gli indipendenti. Il ricorso alle ore di Cassa integrazione guadagni si è ridotto, più che nel resto d’Italia, riportandosi ai valori che caratterizzavano gli anni antecedenti l’emergenza sanitaria. La popolazione in età da lavoro è diminuita, ma la partecipazione al mercato del lavoro è aumentata; è di conseguenza cresciuto il tasso di attività.
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