
Secondo le ultime previsioni del Fondo monetario internazionale l’area euro quest’anno chiuderà con una crescita dello 0,7%, che nel 2024 salirà all’1,2%
L’economia europea ha dimostrato essere resiliente a fronte delle crisi che si sono susseguite: nel 2022 «c’è stata una buona crescita economica e per il prossimo anno potremmo avere di nuovo un certo livello di crescita, in ogni caso abbiamo evitato la recessione ma sappiamo che l’attività sta perdendo slancio».
Lo ha detto il commissario europeo Paolo Gentiloni (nella foto) al Vienna Economic Forum. Secondo le ultime previsioni del Fondo monetario internazionale l’area euro quest’anno chiuderà con una crescita dello 0,7%, che nel 2024 salirà all’1,2%. Gli ultimi quattro trimestri sono andati male: da +0,3% nel terzo trimestre 2022 si è passati al quarto trimestre a quota 0%, al primo trimestre 2023 sempre a 0%, al secondo trimestre +0,2%, al terzo -0,1%.
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L’attesa è che nelle previsioni che la Commissione europea pubblicherà mercoledì prossimo riveda al ribasso le previsioni di due mesi fa che indicavano una crescita del pil nell’area euro dello 0,8% quest’anno e dell’1,3% l’anno prossimo.
Secondo l’indagine Business Outlook europeo di ottobre, compilata da S&P Global, le prospettive di crescita sono ai livelli più deboli da ottobre 2022: il saldo netto dell’attività commerciale dell’indice S&P Global Europe è sceso a +16% a ottobre, in calo rispetto al +24% di giugno, il livello più basso dell’anno. Il risultato, indica S&P riflette un calo di fiducia sia tra i produttori che tra le società di servizi.
Si registra un’ulteriore moderazione nelle previsioni di crescita a 12 mesi delle aziende europee. L’ottimismo riguardo alle prospettive dell’attività economica è stato al livello più debole dell’anno, mentre le aziende prevedevano anche un peggioramento della loro redditività.
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Secondo l’economista di S&P Joe Hayes «i dati deludenti dell’indagine Europe Business Outlook non rappresentano una vera sorpresa, dato il quadro economico più cupo emerso in tutto il continente nella seconda metà dell’anno. Le aspettative di crescita sono state ai livelli più deboli da ottobre dello scorso anno, un mese che è stato afflitto da un’impennata dell’energia».
(foto ANSA)