
Questo nonostante la prevista decelerazione della crescita economica in quasi tutte le principali economie
Dopo l’Opec anche l’AIE ha alzato le stime sulla richiesta di petrolio. L’Agenzia internazionale dell’energia ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita della domanda di petrolio per quest’anno e per il prossimo, nonostante la prevista decelerazione della crescita economica in quasi tutte le principali economie.
Secondo il rapporto la domanda di petrolio viene sostenuta quest’anno dalla resilienza delle consegne statunitensi e dalla domanda record di settembre da parte della Cina, mentre le aspettative per il 2024 sono sostenute dalle speranze di tagli dei tassi di interesse e dal recente calo dei prezzi del greggio. «Per ora, con la domanda che continua a superare le scorte disponibili in vista dell’inverno nell’emisfero settentrionale, gli equilibri di mercato rimarranno vulnerabili all’aumento dei rischi economici e geopolitici – e all’ulteriore volatilità futura», si legge.
Ieri l’Opec ha deciso di alzare le sue aspettative sulla domanda globale di petrolio per quest’anno visto che l’economia si è dimostrata più resistente di quanto potesse apparire in origine. Nel suo rapporto mensile in particolare ha aumentato le stime di crescita per quest’anno a 2,5 milioni di barili al giorno, ovvero +100.000 barili al giorno rispetto al rapporto del mese scorso.
La spinta rialzista dell’Opec è dovuta soprattutto ad una crescita più forte del previsto negli Stati Uniti e in Cina. Nel primo caso ha alzato le previsioni di crescita economica degli Stati Uniti dal 2% al 2,3% nel 2023 e allo 0,9% nel 2024 dallo 0,7% precedente. La domanda cinese è stata definita invece sana con importazioni di greggio superiori di 240.000 barili al giorno rispetto a settembre.
L’Opec ha lasciato invariate le previsioni sulla crescita della domanda per il 2024 a 2,2 milioni di barili al giorno.
FOTO: ANSA