
Il Mit convoca i sindacati per oggi alle 18. Sbarra: “non vedo il presupposto per uno sciopero generale il 17 novembre”. Contro la manovra Cisl in piazza il 25 novembre
I sindacati promettono battaglia sulla manovra e soprattutto confermano lo sciopero di 24 ore di venerd’ prossimo, nonostante il Garante abbia sottolineato che mancano i requisiti per definirlo generale. E Salvini ne approfitta per intimare la precettazione. «Oggi è l’ultima giornata perchè i sindacati tornino nella legge, rispettando le indicazioni del Garante. Landini e gli altri hanno detto no, tiriamo dritto. Se entro oggi non rientrano nella legge, faccio quello che la legge mi permette, entro la mezzanotte di questa sera si può partire con la precettazione, ovvero quello che il garante ha suggerito: scioperate per una fascia limitata, per 4 ore e non per 24 ore. La Cgil fa politica di sinistra, è libera di farla ma non per 24 oreIl mio lavoro è garantire la mobilità a 60 milioni italiani. Il diritto di sciopero è sacrosanto, bloccare un intero Paese per 24 ore significa questo. E sui trasporti prima che il servizio torni regolare ci vuole più tempo: nei trasporti significa che i disagi iniziano il giovedì 16 e finiscono sabato 18», ha detto il vice premier e ministro dei trasporti Matteo Salvini, intervistato a Radio Anch’io su RadioUno.
Il Mit ha convocato per oggi alle 18 i sindacati.
Non si è fatta attendere la replica di Landini. «Ci auguriamo che non si superino i limiti e che prevalga l’intelligenza del governo perchè se dovessero arrivare a un atto di questo genere semplicemente perchè non siamo d’accordo con le politiche del governo significherebbe un attacco ai diritti», ha detto.
Intanto il segretario generale Pierpaolo Bombardieri, a margine di un’assemblea del sindacato a Firenze, ha confermato lo stop generale. «Le pronunce della Commissione di Garanzia sono degli indirizzi, delle indicazioni che la Commissione dà e che se noi non rispettiamo probabilmente i nostri comportamenti saranno sanzionati. Noi andiamo avanti. Sul diritto allo sciopero non siamo disponibili a farci intimorire da nessuno».
Non è d’accordo il leader della Cisl Luigi Sbarra. «In Italia ci sono regole stringenti, volte a tutelare sia i diritti dei sindacati a scioperare che quelli dei cittadini ad usufruire dei servizi essenziali. Si tratta di rispettare queste norme, come è stato sempre fatto, sapendo che le deroghe concesse per gli scioperi generali richiedono una piena adesione all’astensione dal lavoro di tutte le organizzazioni più rappresentative. Qui non mi sembra che tale presupposto sussista», ha affermato. Quanto alla manovra del governo il numero uno della Cisl sottolinea come sia “sbagliata la stretta sulle pensioni, l’ulteriore penalizzazione su quota 103, Ape sociale e Opzione donna, inaccettabile ridurre le aliquote e i rendimenti per medici, infermieri, personale degli enti locali, maestre d’asilo. Si rischia un esodo anticipato di migliaia di persone“. Ed annuncia che il 25 novembre la Cisl sarà in piazza a Roma per chiedere modifiche alla manovra e rilanciare il tema di un moderno patto sociale.
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI