
“Oggi la cooperazione tra Italia e Germania fa un passo avanti”
Un confronto fra le aziende più rappresentative dei due Paesi» questa la prima osservazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz avviata dopo il vertice intergovernativo di Berlino svoltosi presso la Haus der Deutschen Wirtschaft, la casa delle imprese tedesche. Un vertice che ha portato alla firma del Patto d’Azione fra Italia e Germania.
Presenti anche rappresentanti del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Confindustria e Lega federale dell’industria tedesca (Bdi). IN particolare a fianco di Meloni erano presenti il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi, della Difesa Guido Crosetto, dell’Economia Giancarlo Giorgetti, delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del Lavoro Maria Elvira Calderone e della Ricerca Anna Maria Bernini
Un vertice che, come ha sottolineato la stessa Meloni ha come obiettivo “lo sviluppo economico”. La conferma anche nelle dichiarazioni successive «Oggi la cooperazione tra Italia e Germania fa un passo avanti, noi abbiamo appena firmato un piano di azione che innalza la nostra cooperazione ad un nuovo livello, per rafforzarla e consolidarla»
Obiettivo dell’incontro è quello di incrementare la collaborazione tra le due nazioni su competitività, industria, infrastrutture, clima ed energia.
Nello specifico, su clima e transizione energetica oltre che per quanto riguarda le alleanze economiche sul fornte energetico con l’Africa, per Meloni «L’Italia si candida a diventare un ponte con l’Europa per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi, sostenendo la sicurezza energetica delle nazioni africane e mediterranee e le esportazioni di energia verde verso il resto del Vecchio Continente».
«Io trovo il cancelliere Scholz una persona molto affidabile, tra noi le cose funzionano perché siamo abituati a parlare in modo chiaro. La Germania è affidabile, a me non piace l’ingerenza dei Paesi membri su questioni interne» «Ci sono settori che già da anni hanno sviluppato un’integrazione profonda, penso all’automotive e alla meccanica avanzata, e altri in cui va valorizzata, ad esempio quelli della Difesa e dell’energia».
FOTO: NPK ANSA / Filippo Attili