
Lagrade: “ora possiamo osservare attentamente gli effetti delle misure che sono state assunte e valutare quale decisioni sono da prendere”
«Penso che abbiamo compiuto progressi. Abbiamo impegnato le nostre armi: aumentato i tassi e ora possiamo osservare attentamente gli effetti delle misure che sono state assunte e valutare quale decisioni sono da prendere». Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante un dibattito con una platea di giovani organizzato dalla Bundesbank a Francoforte, spiegando che sull’inflazione nell’area euro “la guerra non è vinta e certamente non cantiamo vittoria. Ma vinceremo questa guerra”.
«Se guardiamo ai progressi fatti rispetto ai picchi di un anno fa, nell’area euro l’inflazione generale era al 10,6%, ora siamo al 2,9%. Quindi penso che il progresso sia iniziato. Abbiamo impegnato tante munizioni, non solo con l’aumenti dei tassi di interesse da 450 punti base, abbiamo già fatto tanto. E penso che al punto in cui siamo – ha aggiunto – possiamo osservare molto attentamente le componenti delle nostre vite, come salari utili, entrate fiscali e situazione geopolitica e il modo con cui le nostre munizioni impattano sulla nostra vita per decidere quanto a lungo dobbiamo stare con i tassi attuali e le decisioni da prendere su o giù».
Stamattina Robert Holzmann, governatore della banca centrale austriaca e quindi anche membro del consiglio direttivo della Bce, in una intervista al giornale austriaco Die Presse, non si è voluto sbilanciare sulle prossime mosse dell’istituto centrale, confermando che non esclude altri rialzi dei tassi. Dipende dall’inflazione.
Ora per capire bene come si muoverà la Bce bisogna guardare al concreto e quindi aspettare perchè la prossima riunione di politica monetaria ci sarà il 14 dicembre a Francoforte, a ridosso di Natale.
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