
Iniziata il mese scorso, per violazione di un articolo della legge Frattini, l’Autorità ha trovato altre irregolarità nelle attività del sotto segretario
Secondo il Bollettino settimanale dell’Antitrust, l’Autorità amplia l’oggetto del procedimento per incompatibilità avviato nei confronti del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi.
«Nel corso degli accertamenti svolti – spiega l’Antitrust – è emerso che il Prof. Vittorio Sgarbi proporrebbe al pubblico, tramite il sito internet individuato dal nome di dominio www.vittoriosgarbi.it, registrato dallo stesso Prof. Sgarbi, l’acquisto di propri libri corredati di dedica personalizzata».
«Le attività di offerta al pubblico svolte attraverso il sito internet www.vittoriosgarbi.it – prosegue l’Authority – potrebbero integrare gli estremi dell’attività di rilievo imprenditoriale imputabile al Prof. Vittorio Sgarbi».
Inoltre, conclude l’Antitrust, «la predetta attività non è stata indicata dal Prof. Vittorio Sgarbi in sede di dichiarazione ai sensi dell’art. 5, comma 1, della legge n. 215/2004, che l’interessato non risulta aver nominato alcun institore e che, in ogni caso, le predette attività di offerta al pubblico appaiono essere svolte direttamente dal Prof. Vittorio Sgarbi».
L’istruttoria risale a una trentina di giorni fa, quando il Garante della Concorrenza predispose l’avvio del procedimento nei confronti del sottosegretario.
L’Antitrust si rifà ad un articolo della legge Frattini dove si dispone che un titolare di cariche di governo, nello svolgimento del proprio incarico, non possa «esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati».
Il sottosegretario Vittorio Sgarbi aveva commentato: «Sono felicissimo dell’avvio dell’istruttoria dell’Antitrust” con cui si chiarirà che “le mie attività sono un esercizio legittimo del diritto d’autore». E annuncia: «Partirà il mio contrattacco non appena la polizia postale avrà individuato la persona che ha mandato la lettera anonima» alla stampa.
(foto ANSA)