
Giusto che chi inquina di più paghi anche di più
Secondo quanto dichiarato da Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo monetario internazionale durante il vertice COP28 che si sta svolgendo in questi giorni a Dubai, è necessario fissare una tariffa per chi immette sostanze inquinanti nell’atmosfera.
La Georgieva, sostenitrice da tempo di questa strategia, conferma, durante un’intervista alla Cnbc, che questo potrebbe essere un ottimo incentivo a decarbonizzarsi il più rapidamente possibile. Si tratterebbe, quindi, di intensificare quella che è chiamata comunemente la Carbon Tax e che, di fatto, esiste da tempo.
Il Fondo Monetario Internazionale vorrebbe aumentare la pressione sfruttando questo strumento ed aumentando il prezzo medio che, dagli attuali 20 dollari la tonnellata, dovrebbe arrivare a 85 dollari la tonnellata entro la fine del decennio invece dei previsti 75 dollari. Inoltre, il numero uno del FMI ha ricordato che nel 2022 i sussidi governativi per carbone, petrolio e gas hanno raggiunto 1,3 trilioni di dollari. La Georgieva ha perciò evidenziato come proprio COP28 rappresenti un’importante opportunità per i paesi di rivalutare le politiche che incentivano l’uso di combustibili fossili.
«Sia i paesi ricchi che quelli poveri stanno già sperimentando la forza devastante del cambiamento climatico aggiungendo che i sistemi esistenti – come quello rappresentato dalle quote di emissioni dell’UE – hanno permesso di registrare una rapida riduzione delle emissioni».
«Si tratta di una soluzione che crea ricavi. La stessa Unione Europea ha ottenuto 175 miliardi di euro dalla tassazione delle sostanze inquinanti. Inoltre è giusto che chi inquina di più paghi anche di più mentre chi inquina meno paghi meno».
«Una delle grandi novità della COP è l’impegno a triplicare le energie rinnovabili nel settore energetico entro i prossimi anni. Il potere della COP è arrivato grazie alla mobilitazione delle persone e questo sta già accadendo».
«Vediamo molti dei paesi produttori di petrolio diversificare rapidamente le proprie economie, vediamo anche investimenti provenienti dal denaro generato dalla vendita di petrolio e dirottato nelle energie rinnovabili».
FOTO: EPA/JALAL MORCHIDI