
Le attese erano per una conferma del dato del mese scorso. Male invece il dato diffuso dal dipartimento per il Commercio: -12%
La lettura finale dell’indice sulla fiducia redatto mensilmente dall’Università del Michigan è stata pari a 69,7 punti, dopo i 69,4 in letture preliminare e i 61,3 punti registrati alla fine di novembre; le attese erano per una conferma dei 69,4 punti. I consumatori americani, quindi si sono dimostrati più ottimisti del previsto.
Si tratta del primo rialzo dopo quattro cali mensili consecutivi. La componente che misura le aspettative per il futuro è salita da 56,8 a 67,4, dopo i 66,4 in lettura flash, quella sulla situazione attuale è cresciuta da 68,3 a 73,3, dopo i 74 in prima lettura.
Per quanto riguarda l’inflazione, le aspettative a un anno sono crollate dal 4,5% al 3,1%, a conferma del dato in prima lettura, pari alle attese, quelle a cinque anni sono diminuite dal 3,2% al 2,9%, dopo il 2,8% in prima lettura, con le stime proprio al 2,8%. Nel febbraio 2020, prima dell’inizio della pandemia, l’indice era a 101 punti.
Le vendite di case nuove negli Stati Uniti sono notevolmente diminuite a novembre, deludendo le attese degli esperti. Il dipartimento del Commercio ha registrato un ribasso del 12,2% al tasso annualizzato di 590.000 unità, contro attese per un dato a 688.000. Il dato di ottobre è stato rivisto da 679.000 a 672.000.
Rispetto a un anno prima, il dato è in rialzo dell’1,4%. Il prezzo mediano è aumentato a 434.700 dollari, il prezzo medio si è attestato a 488.900 dollari. All’attuale ritmo di vendita, servirebbero 9,2 mesi per esaurire le case a disposizione.
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