
Il tasso medio sul fisso a 30 anni ha chiuso l’anno al 6,76%, inferiore a quello di due settimane fa, ma superiore a quello di una settimana fa. Tuttavia, è ancora ben al di sotto del massimo dell’8% registrato a metà ottobre
Negli Usa la domanda di mutui è scesa del 9,4% nell’ultima settimana del 2023, nonostante il recente calo dei tassi di interesse. Il tasso medio sul fisso trentennale ha chiuso l’anno al 6,76%, inferiore a quello di due settimane fa, ma superiore a quello di una settimana fa. Questo, tuttavia, è ancora ben al di sotto del massimo dell’8% osservato a metà ottobre. E’ quanto riporta la Mortgage Bankers Association.
Le richieste di rifinanziamento del mutuo per la casa hanno chiuso l’anno con un incremento del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le richieste di mutuo per l’acquisto di una casa hanno chiuso l’anno in calo del 12%.
Coloro che possono beneficiare di un rifinanziamento stanno cercando di entrare finché possono, ma la stragrande maggioranza dei proprietari di case oggi ha tassi compresi tra il 4% e persino il 3%. I tassi sono rimasti vicini ai minimi storici per i primi due anni della pandemia, quindi la maggior parte dei mutuatari ha rifinanziato in quel momento.
«I mercati hanno continuato a digerire l’impatto del rallentamento dell’inflazione e dei potenziali tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, aiutando i tassi ipotecari a rimanere su livelli vicini ai più bassi dalla metà del 2023 – ha affermato Joel Kan, vicepresidente dell’MBA e vice capo economista. – Il recente calo dei tassi ha dato al mercato immobiliare qualche motivo di ottimismo per il 2024, ma le richieste di acquisto non hanno ancora ricevuto risposta».
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