
Le proteste contro i tagli ai sussidi voluti dal governo Scholz proseguiranno fino a lunedì
Migliaia di agricoltori tedeschi hanno interrotto il traffico in tutto il Paese, dando il via a una serie di scioperi e proteste in programma fino a lunedì prossimo. La protesta è contro i tagli alle agevolazioni fiscali per la loro professione.
Le azioni indette dall’Unione tedesca degli agricoltori (Dbv) si sono concentrate nelle principali città tedesche e nei loro dintorni: rumorosi e lunghi convogli di trattori sono entrati nelle città di Monaco di Baviera, Amburgo, Brema e Colonia, bloccando il traffico. Ingorghi di camion sono stati visti anche al confine tra Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Francia. A Berlino, circa 700 veicoli agricoli hanno preso posizione nel cuore della capitale, vicino alla Porta di Brandeburgo, secondo la polizia.
I cartelli dei manifestanti recitavano: “Se gli agricoltori muoiono, muore il Paese” e “Il governo deve andarsene”. L’ira degli agricoltori si è accesa a dicembre, dopo la decisione del governo di tagliare i sussidi al settore a causa di un richiamo all’ordine da parte dei giudici costituzionali sulle rigide regole di bilancio della Germania. Ai disagi provocati dalla Dbv si aggiungerà mercoledì uno sciopero ferroviario di tre giorni su tutto il territorio nazionale indetto da un sindacato di ferrovieri che chiede sostanziosi aumenti salariali.
La scorsa settimana il governo ha ammorbidito i suoi piani per il settore agricolo, annunciando che l’agevolazione fiscale concessa sulle quantità di gasolio consumato sarà eliminata gradualmente fino al 2026, anziché tutta in una volta. Inoltre, l’agevolazione fiscale sui veicoli per la silvicoltura e l’agricoltura sarà mantenuta.
Il cancelliere Olaf Scholz ha difeso quella che ha definito una decisione “giusta e ponderata”, esortando i manifestanti ad accettare il compromesso. “Dato che abbiamo fatto un grande passo in direzione degli agricoltori, penso che ora sia importante mantenere le cose in proporzione”, come dovrebbe essere “per i democratici in questi tempi difficili“, ha detto in una conferenza stampa congiunta a Berlino con il suo omologo lussemburghese.
Ma per la categoria non è abbstanza. La riduzione dei sussidi significa “un aumento delle tasse di un miliardo di euro per il settore” e indebolisce il futuro degli agricoltori, mettendo a rischio la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, ha dichiarato Joachim Rukwied, presidente della Dbv.
(foto ANSA)