
In un’intervista al Corriere della Sera, il capo economista della banca centrale europea raffredda le aspettative di chi spera in un calo a primavera
Philip Lane, capo ecoomista e membro del Comitato esecutivo della Bce, ha detto che «se si conferma che l’inflazione torna al 2%, sarà giusto normalizzare i tassi di interesse. E ciò contribuirà a ridurre i costi del debito pubblico. Ma per arrivarci è necessario tenere la posizione e assicurarsi che il problema dell’inflazione sia completamente sconfitto».
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Nell’intervista al Corriere della Sera, Lane ha proseguito: «La storia degli episodi di alta inflazione ci dice che se le banche centrali cercano di normalizzare troppo in fretta, prima che il problema sia davvero sconfitto, arriva un’altra ondata di inflazione e quindi un’altra ondata di rialzi dei tassi. Sarebbe uno scenario nettamente peggiore. È quindi importante prendersi il tempo necessario e assicurarsi che ci siano indicazioni sufficienti che l’inflazione stia tornando verso l’obiettivo. Una falsa speranza, una revisione troppo rapida, può essere autolesionista».
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«Non vogliamo stringere troppo e mantenere i tassi troppo alti per troppo tempo. Ma, allo stesso modo, è importante non allontanarsi troppo presto dalla posizione di attesa in cui ci troviamo da settembre. Il passaggio da qui alla normalizzazione attiva dei tassi sarà una discussione importante. Ma è troppo presto, non abbiamo ancora evidenze sufficienti per passare alla fase successiva» ha concluso.
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(foto ANSA)