
OpenAI ha 30 giorni di tempo per rispondere
Guai in vista per OpenAI. Il Garante per la privacy ha notificato alla società di Sam Altman, che gestisce ChatGpt, un atto di contestazione per violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali.
Il provvedimento fa seguito all’istruttoria avviata a marzo, quando ChatGpt era stato temporaneamente sospeso in Italia perché non rispondeva alle caratteristiche richieste dalla normativa europea. In particolare, non prevedeva nessuna informativa sul trattamento dei dati degli utenti e non aveva uno strumento di verifica dell’età. In più il Garante registrava l’assenza di idonea base giuridica per la raccolta stessa dei dati.
La sospensione era stata poi revocata dopo che OpenAI aveva presentato al Garante una serie di misure volte ad adeguare la piattaforma alle regole sulla protezione dei dati personali.«L’Autorità esprime soddisfazione per le misure intraprese e auspica che OpenAI ottemperi alle ulteriori richieste impartitele con particolare riferimento all’implementazione di un sistema di verifica dell’età e alla pianificazione e realizzazione di una campagna di comunicazione finalizzata a informare tutti gli italiani di quanto accaduto e della possibilità di opporsi all’utilizzo dei propri dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi», scriveva il Garante.
Ma a quanto pare le richieste del Garante non sono mai state ottemperate ed ora OpenAI potrà comunicare le proprie memorie difensive entro 30 giorni.
FOTO: ANSA