
L’indice dei direttori agli acquisti Pmi del settore servizi nei paesi dell’area euro a gennaio si è attestato a 48.4 confermando la lettura preliminare. In miglioramento l’indice Sentix di febbraio. Prezzi produzione in calo
Scivola ancora di più in contrazione il settore dei servizi in Eurozona. A gennaio l’indice finale segna 48.4 da 48.8 punti precdenti, confermando la lettura preliminare. Si tratta del valore minimo in tre mesi (a dicembre era 48,8). Il dato è ampiamente sotto la soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione (valori al di sotto) ed espansione (valori al di sopra).
Il Pmi composito finale è a 47,9 dai 47,6 di dicembre), esattamente come la stima preliminare: l’indice, che nasce dalla somma del manifatturiero e dei servizi, è salito al valore più alto in sei mesi e nonostante sia ancora inferiore alla soglia critica di 50, indicando quindi una contrazione dell’attività dell’eurozona, ha registrato il più debole tasso di declino dallo scorso luglio.
Il Pmi servizi della Germania, la principale economia europea, ha segnato un valore pari a 47,7 e il Pmi composito a 47 punti. In Italia invece l’indice PMI servizi segna 51.2 da 50.8 attesi e 49,8 precedenti.
Rimane negativo ma risulta in miglioramento il sentiment degli investitori in Europa. Secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Istituto Sentix tedesco, che mensilmente pubblica un indicatore sintetico sulla fiducia degli operatori borsistici in Eurozona, l’indice si è attestato a -12,9 punti a febbraio dai -15,8 punti di gennaio, facendo anche meglio delle attese degli analisti che erano per un dato fino a -15 punti.
A dicembre nella zona euro l’indice dei prezzi alla produzione segna -0.8% da -0.8% atteso su base mensile e -0,3% precedente. Il dato risulta in calo del 10,6% rispetto al precedente -8,8% (la previsione era -10,5%).
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