
Dopo la condanna milionaria, il tycoon lancia il suo marchio di scarpe da ginnastica da 399 dollari
Non solo la Casa Bianca, Donald Trump punta anche alle sneakers. E’ inarrestabile il tycoon americano che il giorno dopo la condanna a pagare 355 milioni di dollari per frode a New York, invece di leccarsi le ferite, ha lanciato una linea di scarpe da ginnastica. Alte in lamé dorato con la bandiera americana sul retro sopra la sua iniziale T. Sono le sneaker lanciate da Donald Trump vendute per 399 dollari. “Lo volevo fare da molto tempo”, ha detto l’ex inquilino della Casa Bianca, annunciando il lancio della nuova linea di sneakers il cui prezzo sarà compreso tra i 199 e i 399 dollari.
“Ho alcune persone incredibili che lavorano con me sulle cose e hanno inventato questo… e penso che sarà un grande successo”, ha aggiunto l’ex presidente degli Stati Uniti allo Sneaker Con di Philadelphia durante la sua apparizione a sorpresa alla conferenza sulla presentazione del nuovo brand. Nel suo breve discorso Trump ha spiegato che la linea – che sarà chiamata Trump Sneakers – potrebbe essere un modo per avvicinarsi ai sostenitori più giovani.
I prodotti si trovano su un nuovo sito web che vende anche colonia e profumo firmati dal tycoon a 99 dollari a bottiglia. Il website afferma di non avere alcun collegamento con la campagna dell’ex presidente, anche se lo staff del frontrunner repubblicano per la Casa Bianca ne ha promosso la comparsa sui post online. Il sito afferma di essere gestito da Cic Ventures, una società che Trump ha dichiarato di possedere nella sua dichiarazione finanziaria del 2023. Una società dal nome simile, Cic Digital, possiede invece figurine collezionabili digitali nft, che ritraggono Trump in una serie di immagini in stile cartone animato, tra cui un astronauta, un cowboy e un supereroe.
Il lancio arriva dopo la sentenza nel processo civile di New York in cui è stato condannato a pagare 355 milioni di dollari per frode fiscale, per aver gonfiato il valore degli asset e ottenere migliori condizioni da banche e assicurazioni. Una decisione che, secondo giornalisti e analisti, fa tremare l’impero del tycoon, resa ancora più pesante dal fatto che dovrà sborsare all’Empire State pure gli interessi sulla sanzione per gli asset gonfiati in dieci anni della sua Trump Organization, e quindi la cifra sale a 450 milioni. Il giudice Arthur Engoron gli ha inoltre imposto diverse restrizioni: per tre anni l’ex presidente degli Stati Uniti, non potrà ricoprire un ruolo di vertice in nessuna società a New York, inclusa la sua, né potrà ottenere un prestito da una banca statale.
Le stesse misure si applicano ai suoi figli maggiorenni per un periodo di due anni. “Le frodi scoperte sono evidenti e sconvolgono la coscienza“, ha detto il giudice. The Donald ha già annunciato che farà appello contro la sentenza di Engoron, e si è scagliato contro di lui e la procuratrice generale di New York Letitia James, entrambi democratici. Intanto però, si dedica a nuove attività, non mollando la sua sfida alle primarie repubblicane, puntando dritto ancora alla corsa alla Casa Bianca.
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