
Macys’ svela un piano per tornare alla crescita chiudendo circa 150 sedi e aprendo altri negozi Bloomingdale’s e Bluemercury
Macy’s registra un altro trimestre di vendite in calo di quasi il 2% a 8,12 miliardi di dollari nel quarto trimestre fiscale terminato il 4 febbraio, rispetto agli 8,15 miliardi di dollari previsti. Le vendite digitali sono diminuite del 4% rispetto al trimestre dell’anno precedente e le vendite fisiche sono rimaste pressoché stabili. La perdita ammonta a 71 miliardi di dollari, o 26 centesimi per azione, rispetto a un utile netto di 508 milioni di dollari, o 1,83 dollari per azione, dell’anno precedente. Le perdite includono 1 miliardo di dollari di svalutazioni e costi di ristrutturazione relativi ai piani di Macy’s di chiudere circa 150 sedi, che fanno parte della sua strategia di risanamento.
Il rivenditore ha affermato che si aspetta che le vendite rimangano stagnanti. Per quest’anno fiscale prevede un fatturato netto compreso tra 22,2 e 22,9 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 23,09 miliardi di dollari del 2023. Si prevede che le vendite comparabili, che tengono conto dell’impatto delle aperture e chiusure dei negozi, andranno da un calo di circa l’1,5% a un guadagno dell?1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente su base di proprietà più licenza e includendo le vendite sul mercato di terze parti.
Tuttavia, il nuovo CEO dell’azienda, Tony Spring, ha delineato una prospettiva più brillante per il successivo anno fiscale e spiega come Macy’s intende arrivarci. Prevede in particolare di concentrarsi maggiormente sulla vendita di beni di lusso aprendo circa 15 nuovi negozi Bloomingdale’s e almeno 30 nuovi negozi Bluemercury (le sue due catene) nei prossimi tre anni. Nello stesso periodo ristrutturerà anche circa 30 negozi esistenti della catena di prodotti di bellezza.
Finora quest’anno le azioni di Macy’s sono scese di circa il 4%. Nello stesso periodo le azioni della società hanno sottoperformato i guadagni di circa il 6% dell’indice S&P 500.
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