
La durata è quadriennale e per il livello medio di riferimento il montante complessivo è di 10.236 euro
In arrivo un aumento di 280 euro per i 400 mila lavoratori dell’industria alimentare. L’ultimo contratto era scaduto a novembre del 2023 e gli aumenti decorreranno da dicembre del 2023. Dopo una trattativa no stop durata 4 giorni, nelle scorse ore è stata infatti trovata l’intesa tra Fai, Flai e Uila e le 14 associazioni datoriali: l’unitarietà sul fronte datoriale e su quello sindacale ha portato alla chiusura di un contratto unico per i lavoratori del settore, dopo la firma separata sul fronte datoriale avvenuta nel 2020.
Accordo sul quale i sindacati esprimono piena soddisfazione per i risultati conseguiti in linea con gli obiettivi della piattaforma, soprattutto in materia di salario, welfare e contrasto alla precarietà.
Il nuovo accordo prevede per la parte economica un incremento di 280 euro. La prima tranche parte dal primo dicembre 2023 con un aumento di 75 euro, già nei primi 14 mesi di applicazione contrattuale lavoratrici e lavoratori andranno a recuperare un importo di 170 euro, il 60% dell’aumento totale previsto. Il nuovo contratto avrà durata di quattro anni dal 2023 al 2027 e gli aumenti degli stipendi sono calcolati sul livello medio di riferimento il cui montante complessivo è pari a 10.236 euro. Altre novità arrivano anche sull’orario di lavoro che non subiva variazioni da circa 30 anni.
Per i casi di mancata contrattazione di secondo livello si aggiungono altri 15 euro mensili a quelli già previsti.
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