Bilancio contrastato per A2a che chiude il 2023 con un utile netto a 659 milioni di euro, in aumento del 64% rispetto all’anno precedente. Al netto delle partite straordinarie, l’utile netto ordinario si attesta invece a 635 milioni di euro, mostrando un rialzo del 67% su base annua. I ricavi risultano in flessione, pari a 14,76 miliardi, -36% rispetto al 2022 a seguito delle dinamiche ribassiste dei prezzi delle commodities.
Il margine operativo lordo ordinario sale a 1,93 miliardi, in aumento del 30% rispetto al 2022, mentre gli investimenti ammontano a 1,38 miliardi, in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. La posizione finanziaria netta si attesta a 4,68 miliardi, rispetto ai 4,26 miliardi del 2022.
Visti i risultati il CdA ha proposto all’assemblea degli azionisti un dividendo di 0,0958 euro per azione, in aumento del 6% rispetto al dividendo distribuito lo scorso anno.
L’outlook parla di una crescita nel 2024: il margine operativo lordo è visto compreso tra 2,00 e 2,02 miliardi di euro e un utile netto di Gruppo, al netto delle poste non ricorrenti, compreso tra 0,57-0,59 miliardi di euro. Il gruppo prevede investimenti per circa 1,4 miliardi di euro, di poco superiori rispetto al 2023.
Non solo. Il Consiglio di Amministrazione della multi-utility italiana ha approvato il nuovo Piano Strategico 2024-2035 basato sui due pilastri Economia circolare e Transizione energetica che possono contare su investimenti da 22 miliardi di euro (di cui 10 su business a bassa volatilità) in 12 anni, focalizzato su infrastrutture, persone e imprese, decarbonizzazione e sviluppo future-fit.