Continua a salire la quotazione del Brent ora ai massimi da ottobre. I timori di un attacco a Israele da parte dell’Iran hanno portato l’Ice a segnare un rialzo del 2,6% a 92 dollari al barile. Non esente dal trend nemmeno il Wti che volta oltre 87,4 dollari (+2,8%).
Gli stessi motivi che portano all’aumento dei prezzi del petrolio si trovano dietro il rialzo dell’oro che con la quotazione Spot tocca i 2.398 dollari per oncia (+2,5%).
Stesso di scorso per i Treasuries americani con rendimenti in calo mentre le azioni a stelle e strisce segnano il passo proprio nel giorno di avvio delle trimestrali.
A livello nazionale Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha convocato nel pomeriggio una riunione per una “valutazione della sicurezza”, riunione a cui partecipano sia il ministro del Gabinetto di guerra, Benny Gantz, che quello della difesa, Yoav Gallant.
Intanto dagli Stati Uniti il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha dichiarato «La minaccia dall’Iran contro Israele è ancora presente, reale e credibile. Gli Stati Uniti faranno di tutto per aiutare gli israeliani a difendersi»