Migliora ma solo di pochissimo la quota di coloro che dichiarano di aver visto peggiorare la propria situazione economica. Secondo l’Istat nel 2023 scende al 33,9% su base annua contro il 35,1% del 2022, un livello mai raggiunto in precedenza. Basti pensare che nel 2019 era pari al 25,8%.
«Dato grave e preoccupante! E’ solo un’illusione ottica il fatto che migliori rispetto al 2022 la percentuale di chi considera peggiorata la propria condizione economica – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Infatti va considerato che il 2022 è l’anno nero dei consumatori, sia per l’inflazione, decollata in media dell’8,1%, un picco che non si aveva dal 1985 quando salì del 9,2%, sia per il caro bollette di luce e gas che hanno toccato il primato storico nel quarto trimestre 2022, sia per la benzina che nel marzo del 2022 toccò il record di sempre. Insomma, il 2022 è l’annus horribilis per le famiglie italiane. Il fatto, quindi, che nel 2023, nonostante quei parametri economici nazionali, dall’inflazione ai prezzi di luce e gas, siano migliorati, per il 33,9% la situazione economica sia lo stesso peggiorata, è decisamente allarmante. Non va sottovalutato anche il dato di quel 55,7% di famiglie che nel 2023 considera inviata la propria situazione economica rispetto al 2022. Insomma, nonostante nel 2023 vi sia stato un calo dell’inflazione, delle bollette e dei carburanti, chi faceva fatica ad arrivare alla fine del mese nel 2022 continua ad essere in difficoltà anche nel 2023. Una pessima notizia!».