L’Aula del Parlamento europeo ha approvato la riforma del patto di stabilità e crescita. Le regole, così come riviste e già sostenute dal Consiglio, introducono nuovi criteri di riduzione del debito lasciando la possibilità ai governi nazionali di spendere sostenere la doppia transizione verde e digitale, e la difesa. Il voto dell’Europarlamento chiude l’iter legislativo, e permette all’Unione europea di dotarsi delle nuove regole per il bilancio.
La direttiva per la nuova governance economica dell’Europa sono state approvate con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni. I presenti in Aula a Strasburgo erano 586. Poco prima l’Aula ha approvato il cosiddetto braccio preventivo della nuova norma (367 sì, 161 contrari e 69 astensioni) e il braccio correttivo, con 368 voti contrari, 166 contrari e 64 astensioni.
«Abbiamo molto lavoro da fare per correggere le regole fiscali esistenti, regole così rigide che spesso non venivano applicate. Quello che abbiamo raggiunto non è perfetto. È un buon compromesso. Il compromesso raggiunto in sede di trilogo è il risultato della determinazione di tutti a far progredire e migliorare l’attuale quadro legislativo – lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni intervenendo sul Patto di Stabilità – Le nuove regole sono più flessibili, più orientate alla crescita, più credibili nella loro attuazione».
«Durante questo tempo, abbiamo visto l’economia europea prima crollare a causa della pandemia, per poi riprendersi fortemente negli anni 2021-22, prima di rallentare bruscamente dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, che ha scatenato un’inflazione molto elevata. In tutte queste fasi era in vigore la clausola generale di salvaguardia. Ora abbiamo da un lato la prospettiva di ridurre il debito e il deficit accumulati a causa di questi due cigni neri. Dall’altro lato, dobbiamo rafforzare la crescita attraverso il recupero del potere d’acquisto, il calo dell’inflazione e la conservazione degli investimenti pubblici. E’ un equilibrio davvero delicato ma le nuove regole sono adatte a questo equilibrio», ha spiegato Gentiloni.
«L’adozione della riforma dopo il dibattito e il voto di oggi permetterà di presentare già quest’anno il primo ciclo di piani fiscali strutturali a medio termine. Questo è l’insieme di regole di cui abbiamo bisogno per affrontare con fiducia le sfide attuali e future con fiducia. Consentirà una riduzione graduale del debito pubblico senza compromettere la crescita. E ci aiuterà a a proteggere il livello degli investimenti pubblici, che sono più che mai necessari per finanziare le transizioni verdi e digitali, per salvaguardare il nostro modello sociale e per garantire la sicurezza del continente», ha ancora rimarcato il commissario ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni.