Non soddisfa le aspettative degli analisti la relazione di Meta che in molti giudicano poco chiara soprattutto per quanto riguarda le previsioni. Un’incertezza che finisce per mettere in ombra i buoni risultati del primo trimestre.
In aumento le entrate: 36,46 miliardi di dollari contro i 36,16 miliardi di dollari previsti. Bene anche i ricavi aumentati del 27% rispetto a 28,65 miliardi di dollari nello stesso periodo dell’anno precedente.
Il punto dolente della relazione di Meta, però, sono le previsioni sui ricavi del nel secondo trimestre previsioni che parlano di una forchetta tra 36,5 e 39 miliardi di dollari con una fascia media dell’intervallo, 37,75 miliardi di dollari, che rappresenterebbe una crescita del 18% su base annua, meno, dunque, dei 38,3 miliardi di dollari che in molti avevano previsto.
l titolo è cresciuto di circa il 40% quest’anno mentre l’anno scorso ha visto un risultato addirittura triplicato. Tra le previsioni per l’anno in corso le spese in conto capitale saranno comprese tra 35 e 40 miliardi di dollari, con un aumento rispetto a una previsione precedente tra 30-7 miliardi di dollari. Confermati gli investimenti nel settore dell’Intelligenza artificiale.
Nel febbraio 2023, il CEO Mark Zuckerberg dichiarò agli investitori che sarebbe stato “l’anno dell’efficienza” con l’eliminazione di progetti non necessari, una strategia che avrebbe aiutato Meta a diventare “un’organizzazione più forte e più agile”. L’azienda da allora ha tagliato circa 21.000 posti di lavoro nella prima metà del 2023 e Zuckerberg ha dichiarato nel febbraio di quest’anno che le assunzioni saranno “relativamente minime rispetto a quanto avremmo fatto storicamente”.
Nel primo trimestre l’organico è diminuito del 10% rispetto all’anno precedente, arrivando a 69.329.