La Banca centrale di Israele ha deciso di lasciare invariato il tasso di interesse al 4,5%. Il comitato monetario, vista la difficile situazione legata allo svolgersi delle operazioni di guerra ha deciso di adottare una strategia che garantisse la stabilizzazione dei mercati e dei prezzi oltre alla riduzione dell’incertezza.
Questo è quanto è stato specificato nella nota in cui si precisa che: «Lo Stato di Israele è in guerra da circa 8 mesi. Al di là degli effetti sulla sicurezza, la guerra ha conseguenze economiche, sia sull’attività reale che sui mercati finanziari. I dati di contabilità nazionale indicano un miglioramento dell’attività nel primo trimestre, dopo la notevole contrazione dell’attività economica con lo scoppio della guerra. Tuttavia, il livello di attività non è tornato al livello prebellico ed è influenzato principalmente dai vincoli di offerta. Il livello di prolungata incertezza geopolitica si riflette nell’elevato premio di rischio dell’economia».