Gli ordini di esportazione di Taiwan sono aumentati più del previsto a maggio grazie ai continui benefici di un boom di applicazioni di intelligenza artificiale. In particolare hanno visto una crescita del 7% su base annua, raggiungendo i 48,89 miliardi di dollari, secondo quanto ha dichiarato oggi il Ministero degli Affari Economici. Il dato supera le attese degli analisti che parlavano di un +6% ma è in frenata rispetto all’espansione del 10,8% di aprile.
«Lo slancio della crescita delle esportazioni sarà sostenuto dalle nuove applicazioni, come il calcolo ad alte prestazioni e l’AI, che continuano ad accelerare – ha dichiarato il Ministero in un comunicato. – La nostra industria dei semiconduttori e la catena di fornitura dei server presentano vantaggi competitivi».
Ha detto che prevede che gli ordini di esportazione a giugno aumenteranno tra il 10,9% e il 15,4% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, il Ministero ha citato i rischi futuri, tra cui l’impatto dei tassi di interesse elevati negli Stati Uniti e in Europa, le controversie commerciali tra Cina e Stati Uniti e l’incertezza geopolitica più ampia.
Gli ordini di Taiwan a maggio per i prodotti di telecomunicazione sono aumentati dell’11,4% rispetto all’anno precedente, mentre i prodotti elettronici hanno fatto un balzo del 9,2% rispetto a un anno fa, ha dichiarato.
Gli ordini dalla Cina sono aumentati del 10,1% rispetto al 16,3% del mese precedente, quelli dagli Stati Uniti sono aumentati del 3,1%, rispetto al guadagno dell’11,8% di aprile. Gli ordini dall’Europa sono stati piatti, dopo essere scivolati dello 0,2% in aprile, mentre dal Giappone sono crollate del 15,1%.
Gli ordini di beni da Taiwan, sede di giganti tecnologici come il produttore di chip TSMC, uno dei principali produttori di chip AI, sono un indicatore della domanda tecnologica globale.