Tanta carne al fuoco per i ministri seduti al tavolo di Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri, iniziato a ora di pranzo e conclusosi con diversi decreti legge approvati, a partire da quello per l’intervento anti bradisismo nella zona dei Campi Flegrei, il Cdm ha approvato il decreto legge per la prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei e per interventi di protezione civile.
Via libera anche al decreto infrastrutture. Il provvedimento riguarda concessioni autostradali, commissari straordinari e alcune norme sulla società per lo stretto di Messina. Sul tavolo oggi anche misure per il processo penale e l’adeguamento delle norme nazionali alle regole europee sulle criptovalute.
Il provvedimento interviene su un comparto che registra un crescente interesse, soprattutto tra i giovani, ma in cui non mancano rischi. Criticità su cui la Banca d’Italia, che insieme alla Bce è da tempo impegnata a monitorare gli sviluppi del mercato, tiene la guardia alta. E proprio l’Istituto di via Nazionale viene chiamato in causa nel nuovo decreto, che gli affida, insieme all’Autorità di controllo della Borsa, poteri di autorizzazione, vigilanza, revoca e sospensione dei prestatori di servizi per le cripto-attività.
Nel decreto Infrastrutture spazio alle concessioni autostradali in scadenza: entro il 31 luglio 2024 le società concessionarie per le quali quest’anno interviene la scadenza del periodo regolatorio quinquennale dovranno presentare le proposte di aggiornamento dei piani economico-finanziari. Prevista poi la riduzione dei commissari straordinari e l’istituzione di un osservatorio che li monitori. Nel decreto, secondo indiscrezioni, dovrebbe entrare una norma per stabilizzare le regole del processo penale cartolare in Cassazione, il rito che avviene cioè senza la presenza delle parti ma con trattazione tramite atti scritti.
Nel pacchetto è in arrivo una stretta sulle cripto-attività. Previste sanzioni, sia penali che amministrative, per chi esercita abusivamente e viola le regole comunitarie e poteri di regolazione e vigilanza alla Consob e alla Banca d’Italia. Il nuovo decreto legge fissa la cornice di regole per il mercato del bitcoin, dall’emissione e diffusione delle valute virtuali alle autorizzazioni per operare, fino al quadro sanzionatorio.
Il provvedimento interviene su un comparto che registra un crescente interesse, soprattutto tra i giovani, ma in cui non mancano rischi. Criticità su cui la Banca d’Italia, che insieme alla Bce è da tempo impegnata a monitorare gli sviluppi del mercato, tiene la guardia alta. E proprio l’Istituto di via Nazionale viene chiamato in causa nel nuovo decreto, che gli affida, insieme all’Autorità di controllo della Borsa, poteri di autorizzazione, vigilanza, revoca e sospensione dei prestatori di servizi per le cripto-attività.
Articolato il capitolo sanzioni, che prevede anche il carcere e multe salate, fino a 5 milioni per le fisiche e 15 milioni per gli enti. Sul fronte penale è prevista la reclusione da 6 mesi a 4 anni, con multa da 2.066 a 10.329 euro, per chiunque presti servizi per le cripto-attività, offre al pubblico token o emette token di moneta elettronica in violazione del regolamento europeo. Sanzioni amministrative da 5.000 euro a 5 milioni riguardano invece l’abuso, comunicazione illecita di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato.
In caso di violazione delle regole da parte di propri rappresentanti e amministratori gli enti vengono ritenuti responsabili e quindi multati da 30.000 a 15 milioni. Arrivano infine a 5 milioni (da 30mila euro a 5 milioni per le persone giuridiche e da 5mila euro a 5 milioni per le persone fisiche) le sanzioni per omessa collaborazione o mancato seguito dato nell’ambito di un’indagine, un’ispezione o una richiesta.